Familiarità ed Epidemiologia


Le patologie tiroidee sono molto più frequenti nel sesso femminile, per cui le donne possono presentare disturbi tiroidei in proporzione 5-8 volte superiore rispetto agli uomini.

Si può pertanto affermare che il pattern ormonale estrogenico sia coinvolto nella genesi della patologia tiroidea.

Altra motivazione di questa prevalenza è data un incremento delle patologie autoimmunitarie nelle donne.

Per quanto attiene alla familiarità, si è visto che esistono delle cosiddette predisposizioni familiari per le tiroiditi o i distiroidismi in genere ed è stata proprio la famosa rivista americana JAMA a sottolineare i caratteri della familiarità e della predisposizione ad ammalare di una patologia tiroidea. A tal fine è stato consigliato di sottoporsi ad esami specifici per valutare la morfologia e la funzionalità tiroidea in alcune tipologie di pazienti, quali gli ipertesi, gli ipercolesterolemici, e le donne con età >35 anni.

Anche le donne che abbiano superato i 60 anni di età, dovrebbero sottoporsi allo screening per l’ipotiroidismo (prevalenza un caso su 10) spesso poco evidente e con sintomi aspecifici. Infine, i familiari di primo grado di soggetti affetti da patologie tiroidee sono ritenuti particolarmente a rischio di ammalare di una tireopatia: familiarità e fattori ambientali sono elementi epidemiologici imprescindibili.

Studi recenti hanno inoltre messo in evidenza che sussisterebbe anche una predisposizione ad ammalare di carcinoma tiroideo nei pazienti in cui vi sia almeno un caso presente documentato in famiglia.


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