Patologie Tiroidee


Patologie Tiroidee

Classificazione Sintomatologia

La tiroide può sviluppare patologie caratterizzate da una iperproduzione di ormoni (IPERTIROIDISMO), da una produzione ridotta di essi (IPOTIROIDISMO) o nell’ambito di un assetto ormonale nella norma (EUMETABOLICHE). L’IPERTIROIDISMO nel 60-90% dei casi è sostenuto dalla Malattia di Basedow ; è caratterizzato da una produzione eccessiva di T3 e T4 che conduce ad una accelerazione dei metabolismi corporei.

I sintomi che ne conseguono sono: irritabilità, nervosismo, accelerazione del pensiero, insonnia, aumento del volume ghiandolare (gozzo), difficoltà a deglutire; protrusione dei bulbi oculari, aumento del metabolismo basale, ipocolesterolemia, aumento della termogenesi con intolleranza al caldo, ipersudorazione, facile stancabilità, iperattività intestinale con diarrea, tachicardia, calo ponderale, alterazione del ciclo mestruale in frequenza e quantità.

Questi sintomi, seppur non contemporaneamente presenti, dovrebbero indirizzare i pazienti a rivolgersi allo Specialista.

 


Classificazione Ipertiroidismo

1. Iperfunzione Tiroidea (primitiva o secondaria):
la forma primitiva ha origine dalla ghiandola stessa, ed è causata da un aumento degli ormoni T3 e T4.
Le principali cause sono:• Malattia di Basedow a genesi autoimmunitaria caratterizzata da protrusione dei bulbi oculari(esoftalmo), gozzo e cardiopatia correlata• Gozzo multinodulare tossico che si instaura nell’ambito di un gozzo plurinodulare eutiroideo

• Adenoma tossico di Plummer

• Da iodio o farmaci (es. amiodarone)

L’iperfunzione tiroidea secondaria invece è di origine centrale, ed è causata da un aumento dell’ormone TSH (ipofisario) e/o TRH (ipotalamico).

2. Dismissione Tiroidea: forma di ipertiroidismo tipica di alcune fasi della Tiroidite
3. Assunzione di ormoni tiroidei esogeni: di origine iatrogenica ( assunzione di dosi eccessive di ormoni tiroidei) o alimentare (assunzione di tiroide animale o di carne di animali trattati con ormoni tiroidei)

L’IPOTIROIDISMO: E’ un complesso quadro clinico-metabolico tiroideo causato o da un’atrofia tireocitaria (cellule tiroidee), oppure da un’insufficiente stimolazione dell’ipofisi anteriore o dell’ipotalamo o infine da deficit di trasmissione e traduzione del segnale ormonale a livello degli organi bersaglio. Il risultato finale è un rallentamento di tutti i metabolismi.

L’ipotiroidismo si presenta in maggior misura nelle donne (rapporto F/M 10:1).
Se l’ipotiroidismo colpisce in maniera severa in età adulta, è detto MIXEDEMA; quando invece colpisce i neonati è detto CRETINISMO (vedi).

I sintomi multisistemici che ne conseguono sono rappresentati da: gozzo, stanchezza, depressione, perdita di memoria, instabilità umorale, abbassamento del tono della voce, difficoltà nella deglutizione, pelle secca, perdita di capelli, fragilità ungueale, debolezza muscolare, stipsi, alterazioni del ciclo mestruale in quanità e frequenza, intolleranza al freddo, perdita dell’appetito con aumento ponderale, ipertensione arteriosa, estremità fredde, edemi periferici (gonfiore a mani e piedi).

Questi sintomi, seppur non contemporaneamente presenti, dovrebbero indirizzare i pazienti a rivolgersi allo Specialista.


Classificazione dell’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo si divide in:

1. Ipotiroidismo Primario: dovuto ad un’insufficienza tiroidea (tiroidectomia, tumori tiroidei, autoimmunitaria, congenita, terapia radiante, ipoplasia o aplasia, tiroidite cronica o post parto, gozzi endemici, deficit enzimatici)
2. Ipotiroidismo secondario: dovuto ad un’insufficiente secrezione di TSH da parte dell’ipofisi (tumori o lesioni ipofisarie)
3. Ipotiroidismo terziario: dovuto ad un’insufficiente secrezione di TRH da parte dell’ipotalamo• Resistenza periferica agli ormoni tiroidei

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